Problemi di coppia

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Sessualità e intimità sono elementi centrali nel determinare il benessere della persona all’interno di una relazione di coppia. Molte coppie possono vivere periodi più o meno prolungati di conflittualità.

 

Cambiamenti importanti come l’inizio della convivenza, la nascita di un figlio, o la perdita del lavoro ma anche il semplice trascorrere del tempo possono alterare equilibri che sembravano solidi e indiscutibili. Aspettative sull’altro mai discusse vengono disattese e cambiamenti del partner vengono vissuti come perdita d’interesse verso di sé.

 

Emozioni di affetto, intimità e condivisione vengono sostituite da rancore, distanza ed isolamento. Mentre la coppia prova a capire perché non funziona più, o peggio nega il problema, inizia un escalation di sentimenti e comportamenti negativi che possono sfociare anche in violente liti.

Ben presto anche la vita sessuale viene risucchiata in questa spirale di emozioni negative in un esplosiva miscela di risentimento e senso di colpa per sfociare infine nell’indifferenza. Nel migliore dei casi l’attività sessuale verrà retrocessa alla funzione di soddisfazione di un bisogno fisiologico o ad un dovere matrimoniale.

La mancanza di partecipazione e coinvolgimento farà sentire i due partner come due estranei rafforzando sempre più la convinzione di non piacere e non essere più desiderato dall’altro. Molto spesso da questo focolaio scaturisce il ben più devastante incendio della gelosia e della sfiducia che allontana definitivamente i partner.

 

Tutto ciò che in passato era fonte di piacere condiviso viene gradualmente abbandonato e si riducono sempre di più l’esperienze in cui la coppia vive insieme momenti positivi alimentando la percezione che la relazione sia diventata solo fonte di disagio e sofferenza.

Gli equivoci nella comunicazione porteranno prima a gridare e poi a non parlare più, l’insoddisfazione nell’intimità porterà a non fare più l’amore, il disaccordo su ogni tema porterà ad abbandonare ogni tentativo di fare cose insieme.

Ansia e sessualità

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L’ansia che deriva dalle “prestazioni sessuali” rappresenta un problema attualmente molto diffuso. La paura dell’insuccesso, il timore di non piacere, di non essere abbastanza capaci, di non essere all’altezza del proprio partner hanno come risultato l’ansia da prestazione. Chi la prova ha difficoltà nell’abbandonarsi al piacere sessuale.

 

L’ansia da prestazione può essere generata da:

  •  fattori individuali che riguardano uno solo dei due partner come forti convinzioni religiose, dubbi sulla propria identità sessuale, specifiche fobie sessuali, paura della gravidanza, preoccupazioni per l’invecchiamento, tratti ossessivo-compulsivi e fattori legati allo stile di vita come stress e affaticamento;
  • fattori relazionali come la mancanza di attrazione verso il partner, scarse abilità sessuali del partner, conflitti coniugali, incapacità di fondere i sentimenti di amore con il desiderio sessuale.

 

L’ansia da prestazione riguarda sia gli uomini che le donne e genera problemi sessuali nella coppia. Il denominatore comune ad entrambi i sessi è la paura di non farcela (per esempio ad avere un’erezione per lui, o ad avere un orgasmo per lei) che crea un picco di ansia e un autentico terremoto di adrenalina che interferisce con la normale naturalezza della risposta sessuale e delle sue diverse componenti.

 

L’ansia da prestazione, nella donna, può inibire l’orgasmo (anorgasmia), può interferire con l’eccitazione fisica genitale causando secchezza fino ad un vero e proprio dolore alla penetrazione (dispareunia), può rendere impossibile la penetrazione (vaginismo) o arrivare a bloccare anche il desiderio quando il persistere dell’insoddisfazione crea un circolo vizioso che frena tutta la funzione sessuale.

 

Molto spesso nell’ uomo l’ansia da prestazione porta ad altri disturbi a catena che rischiano di peggiorare la situazione come l’eiaculazione precoce, la mancanza o la perdita di erezione durante il rapporto o una vera e propria disfunzione erettile.

 

Questo accade nell’uomo e nella donna perché quando la persona vive il rapporto con ansia da prestazione i comportamenti non sono più liberi e vissuti in modo naturale e piacevole. Il “come” prevale sul “cosa”, e la “riuscita” del gesto sul “gusto” di farlo. Gli atteggiamenti, i comportamenti e le convinzioni conseguenti all’ansia da prestazione vanno tutti nella direzione dell’insuccesso e la probabilità che esso si verifichi sono molto alte.

Problemi femminili

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Per quanto riguarda le problematiche sessuali della sfera femminile, le cause posso essere di varia natura: cause fisiche spesso si intrecciano con cause psichiche così come è possibile riscontrare problematiche in cui la sfera corporea o quella emotiva prevalgono significativamente l’una sull’altra.

Come per le cause anche per gli effetti possiamo dire che c’è una sostanziale similitudine nei vissuti: imbarazzo, vergogna e disagio nelle portatrici di queste problematiche.

 

Disturbo da desiderio sessuale ipoattivo

Insufficienza o l’ assenza di fantasie sessuali o desiderio di attività sessuale precedentemente presenti. Tale disturbo provoca un notevole disagio alla persona che lo manifesta e comporta difficoltà interpersonali.

Il soggetto con desiderio sessuale ipoattivo viene descritto come scarsamente o non motivato a ricercare stimoli sessuali, difficilmente inizia un’attività sessuale seppur potrà parteciparvi, se stimolato, ma con riluttanza o poco interesse.

Le manifestazioni in cui questo disturbo si manifesta possono includere tutte le forme di attività sessuale oppure essere situazionali, limitate ad un partner specifico o ad una attività sessuale in particolare.

Lo sviluppo del disturbo avviene frequentemente durante l’età adulta, dopo un periodo di adeguato interesse sessuale ed è solitamente associato a disagio psicologico, eventi di vita stressanti o difficoltà interpersonali.

Se la riduzione del desiderio sessuale si manifesta in modo occasionale, non persistente o ricorrente e non è accompagnato da significativo disagio o difficoltà interpersonali, non viene considerato un disturbo da desiderio sessuale ipoattivo

 

Disturbo da avversione sessuale

Avversione e attivo evitamento, del contatto sessuale genitale con un partner sessuale.

La persona prova ansia, timore o disgusto quando si trova di fronte ad una opportunità sessuale con un partner. L’avversione al contatto genitale può essere focalizzata su un particolare aspetto dell’esperienza sessuale.

Il disturbo di manifesta in un persistente, ricorrente o episodico rifiuto, più o meno totale, dei rapporti e dei contatti sessuali. Tale rifiuto di può manifestare relativamente ad un particolare aspetto o estendersi a tutti gli stimoli sessuali

Le reazioni del soggetto esposto allo stimolo sessuale possono variare di intensità e porsi su un continuum caratterizzato da un’ansia moderata con mancanza di piacere da un lato ed un’estrema sofferenza psicologica dall’altro.

 

Disturbo dell’eccitazione sessuale femminile

Persistente o ricorrente incapacità di raggiungere o mantenere un’adeguata risposta di eccitazione sessuale con adeguata lubrificazione.

 

Disturbo dell’orgasmo femminile o anorgasmia

Persistente o ricorrente ritardo o assenza dell’orgasmo dopo una fase di eccitamento normale.

 

Disturbi da dolore sessuale:

  • Dispareunia: dolore genitale associato al rapporto sessuale. Sebbene si presenti più comunemente durante il coito, essa può anche insorgere prima o dopo il rapporto. L’intensità dei sintomi può variare da una lieve sensazione dolorosa ad un dolore intenso.
  • Vaginismo: ricorrente o persistente contrazione involontaria dei muscoli perineali che circondano il terzo esterno della vagina. La contrazione si manifesta durante i tentativi di qualunque tipo di penetrazione vaginale e può presentarsi in una forma lieve e indurre un certo livello di tensione o disagio, o in forme più gravi, che impediscono la penetrazione. Talvolta è sufficiente il solo pensiero di penetrazione vaginale a provocare lo spasmo muscolare.

Problemi maschili

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Le problematiche sessuali della sfera maschile possono derivare da cause di tipo fisico (anatomiche, neurologiche, ormonali iatrogene) oppure di tipo psichico, quindi di origine emotiva. Talvolta la causa può essere anche ricercata nell’interazione di fattori fisici e psichici o essere riconducibile ad aspetti relazionali che hanno a che fare con il partner e la relazione di coppia. In ogni caso, qualsiasi sia la causa noi sappiamo che una volta manifestate le problematiche che coinvolgono la sessualità maschile sono sempre fonte di stress per la persona che ne soffre.

 

Disturbo da desiderio sessuale ipoattivo

Insufficienza o assenza di fantasie sessuali o desiderio di attività sessuale precedentemente presenti. Tale disturbo provoca un notevole disagio alla persona che lo manifesta e comporta difficoltà interpersonali.

Il soggetto con desiderio sessuale ipoattivo viene descritto come scarsamente o non motivato a ricercare stimoli sessuali, difficilmente inizia un’attività sessuale seppur potrà parteciparvi, se stimolato, ma con riluttanza o poco interesse.

Le manifestazioni in cui questo disturbo si manifesta possono includere tutte le forme di attività sessuale oppure essere situazionali, limitate ad un partner specifico o ad una attività sessuale in particolare.

Lo sviluppo del disturbo avviene frequentemente durante l’età adulta, dopo un periodo di adeguato interesse sessuale ed è solitamente associato a disagio psicologico, eventi di vita stressanti o difficoltà interpersonali.

Se la riduzione del desiderio sessuale si manifesta in modo occasionale, non persistente o ricorrente e non è accompagnato da significativo disagio o difficoltà interpersonali, non viene considerato un disturbo da desiderio sessuale ipoattivo

 

Disturbo da avversione sessuale

Avversione e attivo evitamento, del contatto sessuale genitale con un partner sessuale.

La persona prova ansia, timore o disgusto quando si trova di fronte ad una opportunità sessuale con un partner. L’avversione al contatto genitale può essere focalizzata su un particolare aspetto dell’esperienza sessuale.

Il disturbo di manifesta in un persistente, ricorrente o episodico rifiuto, più o meno totale, dei rapporti e dei contatti sessuali. Tale rifiuto di può manifestare relativamente ad un particolare aspetto o estendersi a tutti gli stimoli sessuali

Le reazioni del soggetto esposto allo stimolo sessuale possono variare di intensità e porsi su un continuum caratterizzato da un’ansia moderata con mancanza di piacere da un lato ed un’estrema sofferenza psicologica dall’altro.

 

Disturbo maschile dell’erezione

Persistente o ricorrente impossibilità di raggiungere o mantenere un’erezione adeguata fino al completamento dell’attività sessuale.

 

Disturbo dell’orgasmo maschile o anorgasmia

Persistente o ricorrente ritardo o assenza dell’orgasmo dopo una fase di eccitamento normale.

 

Eiaculazione precoce

Persistente o ricorrente insorgenza di orgasmo ed eiaculazione in seguito alla minima stimolazione sessuale; la condizione si può verificare prima, durante o immediatamente dopo la penetrazione ed insorge comunque prima che il soggetto lo desideri. Elemento fondamentale è in questo senso la percezione di controllo sui tempi del processo eccitatorio e quindi del momento dell’eiaculazione.

Anche in questo caso devo essere considerati parametri rilevanti l’età del soggetto, la novità della situazione e del partner e la frequenza di attività sessuale.

Questo tipo di disturbo si osserva più frequentemente tra uomini giovani e si manifesta fin dai loro primi rapporti sessuali. Accade anche, tuttavia, che il disturbo insorga successivamente ad un periodo di funzionamento sessuale adeguato.

 

Eiaculazione ritardata

Persistente o ricorrente ritardo, o assenza, dell’orgasmo dopo una fase di normale eccitazione sessuale. Nella forma più comune l’uomo non può raggiungere l’orgasmo durante il rapporto sessuale, sebbene possa eiaculare a seguito di stimolazione manuale o orale da parte della partner.

 

Dispareunia

Ricorrente o persistente dolore genitale associato a rapporto sessuale.