Fobie

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Una fobia è una paura marcata e persistente che presenta peculiari caratteristiche:

  • particolarmente intensa: l’individuo in presenza dell’oggetto della sua paura può provare aumento del battito cardiaco, sudorazione, tremore, mancanza d’aria, tensione muscolare, nodo allo stomaco e nausea, impulso a scappare, paura che possa accadere qualcosa di grave ecc..
  • porta all’evitamento della situazione di cui si ha paura: il fobico non si avvicina all’oggetto temuto o fugge via, si distrae pensando ad altro o parlando con qualcuno, assume alcol o tranquillanti.
  • appare come insensata e irrazionale: spesso gli altri considerano tali paure come infantili e immotivate, chi le vive è consapevole di ciò ma continua ad aver paura suo malgrado.

La tendenza ad evitare tutte le situazioni o condizioni che possono essere associate alla paura, sebbene riduca sul momento gli effetti dell’ansia, in realtà costituisce un circolo pericoloso:

ogni evitamento, infatti, conferma la pericolosità della situazione evitata e prepara l’evitamento successivo. In termini tecnici si dice che ogni evitamento rinforza negativamente la paura. Tale spirale di progressivi evitamenti produce l’incremento, non solo della sfiducia nelle proprie risorse, ma anche della reazione fobica della persona, al punto da interferire significativamente con il funzionamento scolastico oppure con le attività o le relazioni sociali. Il disagio diviene così sempre più limitante.

 

Le fobie possono essere di due tipi:

  •  fobie specifiche: ovvero quelle scatenate da oggetti, animali o situazioni circoscritte e ben identificabili. Si tratta di paure molto intense di oggetti specifici (animali; elementi dell’ambiente naturale come temporali, altezze, acqua; sangue o ferite) o situazioni specifiche (come il buio, i luoghi chiusi, i trasporti pubblici).
  • fobia sociale: provocata dall’esposizione a certi tipi di situazioni o di prestazioni sociali, che spesso determinano condotte di evitamento: ne sono un esempio rifiutarsi di parlare in pubblico, di leggere davanti agli altri, avere gravi difficoltà a partecipare ad attività sociali o corali come feste, sport, convention.

Caratteristica tipica di questo disturbo è una marcata ansia che precede le situazioni temute e che prende il nome di ansia anticipatoria. Così, già prima di affrontare una situazione specifica (prendere l’aereo, fare il prelievo del sangue etc,.) o sociale (per esempio parlare davanti ai colleghi, andare ad una festa etc,.), la persona comincia a preoccuparsi per tale evento.

L’evitamento, l’ansia anticipatoria o il disagio nella situazione temuta interferiscono in modo significativo con la normale routine della persona, con il funzionamento lavorativo (o scolastico), o con le attività o le relazioni sociali, oppure è presente disagio marcato per il fatto di avere la fobia.